RITORNAR BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
Kahlil Gibran
Anno scolastico 2023/24
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO AMBIENTALE
La Scuola dell'Infanzia è situata nel comune di Ostiano,un piccolo paese della provincia di Cremona,che sorge sulla riva sinistra della valle del fiume Oglio ed insieme a Volongo sono gli unici due paesi della provincia oltre il fiume. Ostiano è sempre stato paese di confine e sintetizza, nel dialetto, nelle tradizioni e nella sua antichissima storia, le caratteristiche delle tre province che qui si incontrano: Mantova,Cremona,Brescia.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
L'edificio adibito ad accogliere la scuola dell'infanzia è di recente costruzione e si trova in piazza B.Pari.
La scuola è tutta su un piano. Circondata da un ampio giardino che permette di passare momenti di ricreazione e di crescita, tempo permettendo.
Lo stabile è composto da:
✔ un salone comune che viene utilizzato:
- come ingresso, accoglienza dei bambini
- come spazio per attività motoria.
- come ambiente per il gioco libero dopo la mensa:
- Lunedi e giovedi: grandi.
- Martedì e venerdì: mezzani.
- Mercoledi: piccoli.
Il salone cambia aspetto in base all'attività didattiche del momento, alle stagioni, ai progetti dell'anno.
- Tre aule, dipinte con colori diversi che le contraddistinguono, attrezzate di servizi igienici:
- Sezione A: gialla anni4
- Sezione B: blu anni 5
- Sezione C: verde anni 3
- Un piccolo laboratorio di psicomotricità
- Una sala da pranzo comune a tutte tre le sezioni.
- Una stanza ad uso degli insegnanti con strumentazioni tecniche, archivio, dove è stato organizzato uno spazio biblioteca per i bambini per piccoli gruppi di lettura o racconto.
- Una cucina con dispensa, per la preparazione dei pasti precotti e confezionati dalla ditta VOLPI
- Un ufficio multifunzionale per il personale.
- Un locale deposito materiale di pulizia.
- Servizi igienici per il personale docente ed ausiliario.
- Un magazzino per il materiale didattico e di consumo.
Lo spazio esterno, che circonda tutto l' edificio scolastico, è a disposizione dei bambini.
I giochi all'aperto non sono molti.
Ci sono dei giochi esterni grandi, poi a disposizione dei bambini ci sono carrioline e tagliaerba.
L'organizzazione degli spazi è pianificata secondo le metodologie adottate dai docenti, affinché venga garantita coerenza con il profilo educativo della Scuola per l’Infanzia.
Anche quest'anno a scuola nascono e si costruiscono relazioni, i bambini hanno il primo contatto con le norme e le regole sociali, acquisiscono i comportamenti e gli atteggiamenti per “stare bene insieme” e condividono nel limite del possibile, cercando di rispettare tutte le regole necessarie in questo periodo, luoghi e materiali.
Durante i primi giorni di scuola lo spazio è organizzato, nelle linee essenziali dalle insegnanti, tenuto conto del vissuto dell’anno precedente affinché, nelle sezioni, i bambini grandi e mezzani possano ritrovare un ambiente familiare.
Le necessarie trasformazioni sono pertanto decise dal nuovo gruppo sezione, a seguito di un lavoro di cooperazione e di coordinamento di individuali preferenze e bisogni.
Già dal primo giorno di scuola creiamo un ambiente caldo ed accogliente, predisponiamo gli spazi che ospiteranno i bambini, vestiamo la scuola di colori , rendendola accogliente e rassicurante.
Cerchiamo di creare un clima armonioso e disteso, così che i bambini possano avere un impatto sereno con un ambiente accogliente ed avere la sensazione di ordine , organizzazione e partecipazione.
Dal momento che ogni bambino è “ diverso” e “speciale” dall'altro, noi insegnanti ci predisponiamo ad accogliere in modo diverso ciascuno di loro poiché ogni bambino va accettato così come è .
Gli ingressi: i luoghi dell'accoglienza.
I bambini devono sentirsi accolti il momento del distacco è uno dei più importanti della giornata in cui ogni bambino deve sentirsi accolto tenendo conto della sua personalità, il bambino deve lasciare i genitori con una sicurezza, perché convinto di essere in un ambiente positivo.
I genitori devono comunicare al bambino fiducia nell'insegnante.
I genitori devono cogliere nella scuola un ambiente sereno, sicuro, a misura dei bambini
Le sezioni: valido punto di riferimento .
Soprattutto per i bambini di tre anni, che hanno bisogno, ancora di un ambiente più protetto, la sezione diventa uno spazio importante dove il bambino si sente sicuro.
In ogni sezione si sono creati degli angoli per rispondere ai bisogni primari dei bambini, per creare un ambiente a loro misura (angolo delle presenze, socioaffettivo, delle costruzioni, della lettura, grafico pittorico, dello specchio). L' organizzazione dello spazio permette sia l' attività spontanea, sia le attività didattiche e le attività di routine.
La progettazione degli spazi è flessibile in base a nuove esigenze che si vengono a creare. Le sezioni sono molto ampie e luminose, inoltre in ogni sezione ci sono i bagni, che oltre ad essere molto pratici, durante le attività, possono diventare spazio educativo
Gli spazi della routine : (pranzo, riposo). Un' ampia stanza accoglie i bambini al momento dello spuntino, alle 10 del mattino e alle 12 per il pranzo. L' organizzazione della stanza da pranzo, è molto funzionale, i bambini al loro contrassegno, in appositi tasconi, fatti in stoffa, possono trovare la loro bavaglia.
I posti sono suddivisi in pratici tavolini.
Nella scuola non c'è una stanza dedita al riposo. Ogni pomeriggio dalle 13.45 alle 15.20 la sala da pranzo si trasforma in dormitorio, dove i bambini di tre anni con un'insegnante dei tre anni, fanno il riposino in comode brandine.
I laboratori: luoghi per crescere e creare
Pensati e attrezzati, in modo specifico in base alle esigenze dell'attività e del gruppo. I laboratori devono diventare luoghi per esplorare,animare,per rendere i bambini attivi, partecipi e consapevoli delle proprie potenzialità.
I laboratori favoriscono il fare produttivo, la relazione personale,la cooperazione tra bambini ed insegnante, la strutturazione ludica dell'attività.
Nei laboratori si può esplorare, interagire, animare e valorizzare ogni scoperta e conoscenza.
I laboratori sono caratterizzati dall'utilizzo di vari linguaggi, esempio:corporeo, gestuale, grafico e di materiali diversi, partendo sempre dalle esigenze dei bambini.
IMPOSTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
La scuola dell'infanzia vuole caratterizzarsi per essere luogo di crescita e di relazione valorizzando gli interessi e la curiosità del bambino che si affaccia con voglia di conoscere alla scoperta del mondo e degli altri.
Il bambino diventa il protagonista del percorso di scoperta e di conoscenza, viene considerato competente alla relazione, attivo nello scoprire e interpretare la realtà.
La progettazione didattica fa riferimento alle “Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d' istruzione” del settembre 2007.
Le finalità della scuola dell'infanzia sono:
SVILUPPO E CONQUISTA DELL' IDENTITÀ: “imparare a star bene....a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile,...sperimentare ruoli diversi e forme di identità”.
SVILUPPO DELL' AUTONOMIA: “L' acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo, aver fiducia in sé e fidarsi degli altri, esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, partecipare alle decisioni comuni motivando le proprie opinioni, scelte e comportamenti.”
SVILUPPO DELLA COMPETENZA: “imparare a riflettere sull' esperienza attraverso l' esplorazione ,l' osservazione e l' esercizio al confronto; sviluppare l' attitudine a far domande, a riflettere”.
SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA :“scoprire gli altri,i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti ...attraverso le relazioni , il dialogo, l' espressione del proprio pensiero”.
IL CURRICOLO
Il testo definisce che “ogni scuola predispone il curricolo, all'interno del Piano dell'Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella Scuola dell'Infanzia”.
I progetti seguono gli obiettivi indicati dalle Nuove Indicazioni, secondo le modalità concordate dalle insegnanti delle scuole dell’infanzia dell’Istituto.
Il curricolo comprende: finalità, obiettivi generali del processo formativo, obiettivi specifici di apprendimento e obiettivi formativi calati nei vari campi di esperienza.
La continuità diventa un elemento importante del curricolo, che si costituisce dalla Scuola dell'Infanzia per svilupparsi nella Scuola Primaria e successivamente alla Scuola Secondaria di 1° grado.
Per realizzare concretamente questa continuità è stata costituita dall'Istituto una Commissione Curricolo per ogni ambito disciplinare, in cui lavorano due insegnanti della Scuola dell'Infanzia, due della Scuola Primaria e due della Scuola Secondaria di 1° grado.
Molto importante per favorire la continuità è il Progetto Continuità che favorisce il passaggio nelle varie scuole dell'alunno, rende più semplice il cambiamento si accompagna lo studente nel suo percorso di formazione.
Il passaggio del bambino dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria (continuità verticale), è molto importante perché essendo molto piccolo, le emozioni giocano un ruolo importante e determinante per un buona partenza. Fare un progetto insieme, aiuta i bambini, favorisce la collaborazione, lo scambio di informazioni utili per realizzare una buona relazione educativa.
CAMPI D' ESPERIENZA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
“I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell'agire del bambino orientati dall'azione consapevole degli insegnanti e introducano ai sistemi simbolico culturali”.
IL SÈ E L' ALTRO
Il bambino, grazie alle prime esperienze di vita si pone le “le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme”, è importante lo sviluppo dell'identità del bambino che prende consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e dello stare con gli altri.
IL CORPO IN MOVIMENTO
Il bambini “ prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l' educazione alla salute”.
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
I bambini “sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l' arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello”.
I DISCORSI E LE PAROLE
I bambini “apprendono a comunicare verbalmente a descrivere le proprie esperienze del mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua, e si avvicinano alla lingua scritta”.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini “esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l' ordinare, l' orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole”.
DIDATTICA
Le proposte didattiche trovano il loro punto unificante di riferimento nei bisogni dei bambini che costituiscono il filo conduttore.
I percorsi si costituiscono in relazione alle esperienze dei bambini, al loro vissuto e vengono sviluppati con i bambini, attraverso modalità didattiche proprie della Scuola dell'Infanzia. Al riguardo risulta molto importante la comunicazione, il dialogo, la sollecitazione e l'ascolto.
Il bambino con i suoi bisogni e le sue domande è il centro di ogni progetto.
Nella Scuola dell'Infanzia di Ostiano, nella prima parte della mattinata, nelle singole sezioni, ci sono le attività per età eterogenea: attività di routine, appello, calendario, tempo, giochi guidati, memorizzazione poesie.
Nella seconda parte, le attività sono strutturate per gruppi di età omogenea e si pone l' attenzione sul progetto portante per i bambini di tre e quattro anni, per i cinque oltre a questo anche il progetto continuità e il progetto di inglese.
Durante la fascia oraria pomeridiana le attività didattiche per i bambini di 4 e 5 anni continuano nei gruppi di età omogenea.
Le attività di laboratorio si svolgono con i bambini divisi per età omogenea e sono basate sull’espressività grafica, l’attività psicomotoria, l’attività linguistica e l’attività musicale.
Attraverso esperienze con materiali e tecniche diverse si favorisce nei bambini la libertà di muoversi, toccare, provare, sperimentare, costruire… permettendo loro di mettersi in gioco, misurarsi con se stessi e collaborare con i coetanei .
LO STILE EDUCATIVO: L' OSSERVAZIONE
L’osservazione sistematica dei bambini è uno degli strumenti indispensabili all'interno del progetto educativo essa ci consente di individuare i bisogni del bambino, le sue competenze e capacità, le sue curiosità, e quindi di costruire, articolare e regolare insieme i percorsi didattici, di rintracciare le strategie più idonee e progettare interventi mirati .
Le strategie dell'osservazione e dell'ascolto sono gli strumenti da usare costantemente nell'interazione educativa.
Successiva all'osservazione prenderà forma la proposta educativa,la scelta e la realizzazione di un progetto, delle attività, cercando di rispondere ai bisogni dei bambini.
Nei percorsi educativi e didattici l' osservazione dei bambini mentre giocano, lavorano, scoprono, la registrazione delle loro idee e delle verbalizzazioni sull'esperienza devono diventare una pratica costante, perché è in questo modo che si mette al primo posto il bambino.
Si deve osservare per:
-conoscere i bisogni e le capacità di ogni bambino;
-per impostare,cambiare,perfezionare le proposte didattiche ed educative;
-per compiere costanti verifiche e registrare cambiamenti;
-per documentazione.
L' osservazione è utile all'insegnante per verificare il proprio ruolo, il proprio stile educativo, per migliorare nel suo operare, per documentare l' attualizzazione del progetto.
LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione diventa molto importante all'interno della scuola poiché è ricostruzione dell'esperienza educativa e didattica.
Si raccolgono e si organizzano i diversi percorsi intrapresi attraverso le osservazioni, griglie, foto ed elaborati dei bambini.
La documentazione è finalizzata a raccogliere, dare un significato alle esperienze scolastiche contribuisce alla costruzione di una memoria condivisa per diversi destinatari.
Per chi documentare ?
-per gli insegnanti, che possono verificare le esperienze svolte,gli obbiettivi raggiunti. Serve per riflettere sull'agire educativo e quindi assume un valore formativo.
-per i genitori,per informarli sulle attività svolte e condividere il percorso e l' impostazione educativo-didattica.
-per i bambini, per restituire a loro il senso del prima e del dopo, il percorso svolto in riferimento allo sviluppo delle proprie competenze. Il bambino vive in modo diretto molte esperienze,ma per interiorizzarle ha bisogno della rielaborazione grafica. Le modalità usate per aiutare i bambini in questo passaggio sono le verbalizzazioni e il recupero grafico.
-per creare una memoria. La documentazione serve per identificare la scuola nel tempo attraverso il consolidamento di una “memoria storica”, che permette di recuperare i passaggi, gli sviluppi le scelte e i risultati.
La documentazione migliora la qualità della scuola.
LO SPAZIO
Nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo circolo d'istruzione si legge che : “L' ambiente di apprendimento è uno spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore,dei loro bisogni di gioco,di movimento, di espressione, di intimità e di socialità.”
La scuola deve essere un ambiente sereno e funzionale all'apprendimento del bambino, è compito delle insegnanti renderlo tale. Fin dai primi giorni noi insegnanti abbiamo cercato di predisporre un ambiente accogliente con cartelloni, palloncini, giochi per favorire l' inserimento dei bambini.
La scuola deve diventare un valido punto di riferimento.
Per rispondere ai bisogni di gioco, di movimento dei bambini abbiamo strutturato l' ambiente in modo da favorire lo sviluppo delle loro competenze e organizzato gli spazi con una certa flessibilità per rispondere a nuove esigenze emerse durante l' osservazione.
La scuola è inserita in un ampio contesto, sociale e ambientale, che influenza le scelte educative e didattiche, che si devono continuamente tener presenti. La necessità quindi, di una varietà di percorsi educativi e formativi nell'ottica dell'autonomia scolastica e del curricolo.
METODOLOGIA
L ' ESPERIENZA
Nella Scuola dell'Infanzia si apprende attraverso l' esperienza e l' esplorazione. I bambini imparano giocando, apprendono nel fare le cose, devono vivere in prima persona la realtà per poterla conoscere.
L' esperienza diventa uno stimolo alla curiosità e alla conoscenza della realtà. L' apprendimento basato sull'esperienza comporta strategie didattiche appropriate, dove vengono coinvolti i bambini in modo attivo, ne sono un valido esempio le attività laboratoriali.
I bambini conoscono facendo, immergendosi nelle esperienze con tutto il corpo. Giocando si può sbagliare senza sentirsi sminuiti e imparare dai propri errori.
I bambini si interessano se noi diamo importanza a ciò che fanno.
LA RELAZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia assumono particolare importanza gli aspetti relazionali che si instaurano tra insegnanti-bambini; insegnanti-genitori; bambini-genitori, ma soprattutto tra bambini e bambini.
Attraverso questo incontro, non sempre semplice, i bambini imparano le regole del vivere e del condividere giochi, spazi e tempi.
I bambini si applicano se tra loro e le insegnanti c'è un buona relazione. Bisogna saper ascoltare e dare spazio alla comunicazione dei bambini che non si esprimono solo con le parole. I bambini devono sentirsi in sintonia con noi, con la sezione, con i genitori, per dare il meglio di loro.
Le competenze relazionali sono fondamentali e decisive per uno sviluppo equilibrato del bambino e per il buon funzionamento della scuola, da sottolineare anche la necessità di una collaborazione collegiale per valorizzare la relazione.
IL GIOCO
L' importanza del gioco in ambito didattico viene sottolineata da numerosi autori, che valorizzano il gioco come strumento primario di conoscenza del bambino.
Bruner afferma: “Il gioco è l' attività più seria dell'infanzia, espressione dell'improvvisazione e della combinazione; attraverso il gioco il bambino apprende la regola.”
Secondo Vester: “L' informazione viene accettata e memorizzata molto meglio se è collegata a curiosità, sensazione di successo, gioia, divertimento, gioco.”
Il gioco interviene allo sviluppo cognitivo, sensoriale, sociale ed affettivo.
I bambini hanno bisogno di giocare, per imparare, per crescere divertendosi.
Giocando si usa la fantasia,si prendono iniziative, si cambia il proprio modo di fare e si creano forti motivazioni per proseguire l' esperienza.
Nel gioco il bambino si racconta, parla di sé, si conosce, esprime la sua personalità e porta le sue esperienze. Il gioco assume un importante valore formativo, è un mezzo per acquisire competenze.
Il gioco assume una funzione sociale perché i bambini si confrontano con gli altri, instaurano relazioni, condividono il piacere di un' esperienza.
Varie sono le classificazioni del gioco. Fondamentale quella di Gutsy-Muths in giochi di moto e giochi di riposo, come quella di Decroly in giochi di moto e giochi sensitivi.
I giochi sono classificati in base alla funzione esercitata in sensoriali, motori , che esercitano le funzioni generali.
Piaget distingue tre tipi di giochi: di immaginazione ( simbolici), funzionali, di regole. I primi giochi sono quelli sensopercettivi ( fino a due anni). Poi i giochi di immaginazione ( fino a sette anni) e i giochi funzionali che impegnano le funzioni psicomotorie. Successivamente i giochi con regole favoriscono la socializzazione.
Nella Scuola dell’Infanzia i bambini possono sperimentare varie forme di gioco :
-gioco psicomotorio: prevale l' uso del corpo in senso fisico e la percezione sensoriale. Il bambino gioca con tutto il corpo, con tutta la mente(fantasia e razionalità).
C'è il bisogno di impadronirsi con crescente sicurezza di conoscenze e di abilità psicomotorie e intellettive che si consolidano con l' esercizio ripetitivo.
Il bambino con i giochi di movimento conosce il proprio corpo, si esprime.
Il piacere dell'espressione si concretizza nei giochi in cui può sperimentare emozioni profonde non provocabili dalla vita ordinaria.
I giochi di movimento permettono ai bambini di interiorizzare le prime regole di convivenza civile.
-gioco simbolico: corrisponde al gioco del fare finta di, dove una cosa sta al posto di un' altra. Ai bambini piace il gioco dei ruoli, imitare le persone con cui vive:mamma, papà, fratelli, maestra.
Il bambino che imita si appropria dei modi di comportarsi degli adulti, dei ruoli, dei modelli, personalizzandoli, facendone strumento di dialogo con altri bambini.
Scopre, in tal modo, anche le proprie attitudini, riproduce ciò che gli interessa di più.
In questo modo i bambini si allenano alla dimensione sociale e sperimentano le relazioni con gli altri.
-gioco di rappresentazione:dove le potenzialità motorie si alleano con le facoltà ideative del pensiero . Ne sono un esempio il gioco grafico pittorico e il gioco di costruzione e manipolazione.
Il bambino gioca per capire, per comprendere la realtà che lo circonda.
L' insegnante dovrebbe quindi lasciare molto spazio al gioco e valorizzare i vari aspetti che permettono ai bambini di scoprire, per poi conoscere, la realtà circostante, si deve favorire nel bambino stupore e meraviglia davanti a ogni nuova conoscenza.
PROGETTI E ATTIVITA'
Anno scolastico 2023/24
ORGANIZZAZIONE
Nel plesso sono presenti 3 sezioni per un curricolo di 40 ore settimanali distribuite sui 5 giorni.
L’attività didattica, viene condotta a sezioni eterogenee per i mesi di settembre e ottobre e poi omogenee per poter proporre ai bambini attività più mirate alle loro capacità ed esigenze.
PROGETTI A COSTO
-Progetto di intercultura con la mediatrice culturale indiana Grewal Baljendeer per 8 ore durante l'anno per la relazione con le famiglie
-Progetto di attività psicomotoria con la cooperativa "Audax", 30 ore totali suddivise sui tre gruppi d'età.
PROGETTO CON ESPERTA INTERNA
Progetto di musica "Pierino e il lupo - fase 1" con i bambini di anni 3 da gennaio a maggio.
ATTIVITA' CURRICOLARI
- Piano di attività didattica , l'accoglienza " Lupetto va a scuola " anni 3-4-5 a settembre - ottobre
- Piano di attività portante "Viaggio nel cuore del paese!" attività gruppo omogeneo ottobre -giugno anni 3-4-5 partendo dallo spunto comune :"Il farfallo innamorato"
- Piano di attività didattica Educazione civica: "Camerieri in erba", anni 3-4-5 da ottobre a giugno
- Piano di attività didattica di educazione religiosa "Religiocando" anni 3-4-5, periodo il giovedì tutto l'anno.
- Piano di attività di alternativa IRC: “Il pesciolino arcobaleno ”anni 3-4-5 il giovedi tutto l'anno.
- Piano di attività didattica “Le stagioni intorno a noi” anni 3,4,5 attività per sezione, tutti i venerdi da ottobre/ maggio relativo a stagioni e feste
- Piano attività didattica inclusione Piano di attività inclusione “L'emozione ha voce!” anni 3-5 tutto l'anno
- Piano attività di continuità infanzia-primaria "Da piccoli semi a grandi traguardi..." anni 5 da novembre a giugno in collaborazione con la scuola primaria e secondaria di primo grado
- Piano di attività di inglese“ Welcome English „ anni 5 gennaio-giugno
- Laboratorio di prescrittura “ Fata Parolina” Anni 5 Ottobre-gennaio
- Laboratorio di lettura "Un mondo dentro il libro" anni 4 ottobre-gennaio
- Laboratorio di logico-matematica “Avventure nel mondo del coding”(Anni 4-5) prime settimane di ottobre
- Laboratorio della rigenerazione (fine ottobre-novembre)
- Laboratorio di educazione stradale “Facciamoci strada” ( Anni 4-5) gennaio/aprile
- Laboratorio sul corpo "Siamo fatti così" anni 4 ottobre- gennaio
- Laboratorio di alimentazione anni 4-5 gennaio-aprile
Collaborazione con l'extrascuola
- Con la mediatrice indiana Grewal Baljendeer
- Con la biblioteca di Ostiano
- Con i negozi del paese e attività produttive di Ostiano
- Con la proloco di Pescarolo
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Per un corretto rapporto educativo è compito dell'insegnante conquistare la fiducia delle famiglie ciò comporta collaborazione, cooperazione, rispetto dei ruoli atti a favorire un progetto comune per lo sviluppo positivo del bambino.
Le insegnanti,devono conoscere i bambini,le loro abitudini,per migliorare ed adattare la proposta educativa didattica ai bambini con i quali si ritrovano ad insegnare.
È necessaria una collaborazione tra scuola e famiglia per uno sviluppo armonico dei bambini, dove è possibile ci deve essere unità nell'agire, nel proporre, nel portare avanti gli stessi obbiettivi.
Questi rapporti si concretizzano nei seguenti momenti:
SCUOLA- APERTA: nel mese di giugno si invitano i genitori dei bambini nuovi iscritti per una visita alla scuola, in orario scolastico, mentre nel mese di dicembre l'iniziativa è aperta ai genitori dei bambini anticipatari che inizieranno la scuola a gennaio; l’iniziativa consente di instaurare i primi rapporti con le famiglie.
ASSEMBLEA NUOVI ISCRITTI: si svolge all’inizio dell’anno scolastico e vengono illustrati il Regolamento dell’Istituto, le Carte dei Servizi ed inoltre vengono fornite informazioni sull’organizzazione della scuola e dei primi giorni d’inserimento. Viene resa pubblica la formazione delle sezioni.
ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI (votazioni): si svolge nel mese di ottobre ed è aperta a tutti i genitori dei bambini iscritti frequentanti da settembre.
Successivamente nelle singole sezioni si tiene un momento di verifica dell’inserimento. Si procede poi con le votazioni per l’elezione dei rappresentanti dei genitori per il Consiglio di Intersezione.
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE: si riunisce tre volte l’anno. In questa sede si verifica l’andamento delle attività e si ha modo di mettere in atto la concreta collaborazione con le famiglie. I genitori rappresentanti per loro iniziativa possono stilare un foglio informativo, una sorta di verbale per portare a conoscenza tutti i genitori dell’esito dell’incontro. Tale strumento favorisce la possibilità di coinvolgere tutte le famiglie nelle decisioni della scuola.
COLLOQUI INDIVIDUALI: si effettuano due volte l’anno, nei mesi di dicembre e maggio. In caso di bisogno o necessità sia la famiglia che la scuola, possono richiedere colloqui individuali durante il corso dell'anno. Il colloquio rappresenta una preziosa fonte di informazioni e reciproci aggiornamenti sull’andamento del bambino. I colloqui vengono preparati con particolare attenzione, le insegnanti si confrontano, dopo aver attentamente osservato i bambini stendono un profilo su ciascuno.
FESTE: In alcuni momenti dell’anno, in relazione alle direttive COVID 19, potranno essere organizzate feste che permetteranno la partecipazione, anche attiva, delle famiglie e che favoriranno la conoscenza reciproca tra insegnanti e genitori e consolidano il rapporto collaborativo tra le due istituzioni.
ACCOGLIENZA E RICONGIUNGIMENTO: Ogni insegnante gestisce quotidianamente le relazioni con i genitori in questi preziosi momenti che con poche parole, nel rispetto di tutti i bambini, stabilisce un rapporto di fiducia con le famiglie, strumento per realizzare il Patto Educativo, finalizzato a garantire continuità fra l' educazione della scuola e quella della famiglia.
Sottocategorie
avvisi inf ostiano
Avvisi e comunicazioni dalla Scuola dell'Infanzia di Ostiano
CALENDARIO SCOLASTICO 2023/24
SUL SITO DELL'ISTITUTO E' PUBBLICATO IL CALENDARIO DELLE VACANZE RELATIVO ALL' ANNO SCOLASTICO 2023/24
CALENDARIO INSERIMENTO
BAMBINI NUOVI ISCRITTI
SETTEMBRE 2023
CALENDARIO INSERIMENTO GRUPPO PICCOLI
ANNO SCOLASTICO 2023 – 2024
-Giovedì 7 settembre 10.30 - 11.30
-Venerdì 8 settembre 10.30 - 11.30
-Lunedì 11 settembre 10.30 - 11.30
-Martedì 12 settembre 9.30 - 11.30
-Mercoledì 13 settembre 9.30 - 11.30
-Giovedì 14 e Venerdì 15 ingresso preferibilmente verso le 9.00 - uscita 11.45
-Lunedì 18 settembre 8.00/9.00 – 11.45
Da martedì 19 inserimento scaglionato per il pranzo a discrezione delle insegnanti
con uscita alle 13.30
Dopo alcuni giorni di inserimento al pasto, le insegnanti decideranno, in base alle
reazioni dei bambini, di inserire gli alunni per l’intera giornata.